Il progetto ha come obiettivo l'installazione di un sistema di produzione on-site di ossigeno medicale sicuro e sostenibile per portare l' Ospedale Pediatrico St. Damiena Port au Prince in Haiti ad una completa autonomia nella produzione di ossigeno. Dal 2006 ai primi mesi del 2012 l'ospedale si è rifornito di ossigeno acquistato in bombole;a causa dell'aumento notevole del consumo in seguito all'apertura dei re parti di Maternità e Neonatologia e di due nuove sale operatorie questa modalità è diventata insostenibile. L'obiettivo è raggiungere la completa autonomia nella produzione e distribuzione di ossigeno per l'Ospedale Pediatrico St. Damien e altri due ospedali di NPH nella città (St Luke, St Mary) attraverso l'acquisto di un concentratore di ossigeno.

A poche ore dal terremoto che ha colpito la Turchia e la Siria, causando migliaia di morti e feriti, la Fondazione Francesca Rava si è attivata mettendosi a disposizione delle Istituzioni e, tramite i contatti in loco, sta accertando le necessità più urgenti. Ci stiamo muovendo secondo le modalità d’azione più volte messe in campo nelle emergenze, per rispondere ai bisogni con efficacia e rapidità. Con i nostri partner locali stiamo portando soccorso a Kilis, città turca situata a 20 km dall'epicentro del terremoto. Le famiglie hanno bisogno di cibo, medicine, bevande calde e coperte. Abbiamo iniziato la distribuzione di viveri e stiamo allestendo in queste ore un punto di raccolta e distribuzione in uno dei quartieri più poveri di questa città. Abbiamo, inoltre, attivato il nostro protocollo di collaborazione per le emergenze con Marina Militare e Farnesina per l' invio di grossi quantitativi di beni e attrezzature mediche specifiche che stiamo raccogliendo. Stiamo organizzando di portare aiuto anche a Gaziantep, e in Siria. Aiutaci, dona ora!

L'iniziativa LO SPORT CHE INCLUDE fa parte del progetto PALLA AL CENTRO della Fondazione Francesca Rava, che si occupa di combattere la povertà educativa e sociale dei ragazzi detenuti negli istituti penali minorili italiani. Il progetto offre corsi e attività educative e sportive, con l’obiettivo di contribuire al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite. Le attività mirano a contrastare l’esclusione sociale, promuovere la salute e il benessere e favorire il reinserimento dei giovani nella società. LO SPORT CHE INCLUDE sottolinea il valore della collaborazione e del gioco di squadra, come il calcio, che aiuta i ragazzi a ripartire una volta terminato il periodo di detenzione. Dal 2020, la Fondazione ha attuato un programma educativo e sportivo che include allenamenti e partite con istruttori professionisti, educatori e volontari privati e aziendali. Queste attività, pensate in collaborazione con le direzioni degli IPM, offrono ai ragazzi un’opportunità di crescita fisica e psicologica, insegnando loro valori come disciplina, rispetto delle regole e spirito di squadra. Il progetto crea un ponte tra il carcere e la società, coinvolgendo la comunità esterna per il sostegno ai ragazzi, attraverso eventi come maratone e corse cittadine. Aiutaci a costruire questo ponte di inclusione, dona ora!